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Cucina Internazionale

La cucina inglese

La cucina inglese, nordeuropea ma con anche strettissimi legami con quella francese, è ricca di piatti  che  stupiscono piacevolmente coloro che sono ancora convinti della sua non buona reputazione.

È soltanto visitando la verdissima campagna inglese che il turista mediterraneo può iniziare ad “intuire” la cucina locale. Colline verdissime che s’interrompono gentilmente l’una con l’altra, mucche e pecore che pascolano pigramente al sole, gelsi, arbusti di more, fattorie dove è possibile comprare fragole, lamponi, mele e uvaspina.

Fermandosi poi in uno di quei villaggi costieri da cartolina non di rado ci si può imbattere sulla spiaggia, al mattino, in un pescatore che vende granchi, aragoste e capesante. Questa è terra di carne e pesce di primissima qualità, di selvaggina saporita, di latte, panna e burro incomparabili, di frutta amabilmente asprigna. 


In generale la cucina inglese eccelle nelle carni: un roast beef all’inglese è uno spettacolo per gli occhi e per il palato. Viene quasi sempre arrostito “on the bone”, con l’osso, non meno di 3 o 4 costole di manzo, e servito con patate al forno, horseradish sauce (salsa al rafano), yorkshire pudding, e verdure al vapore, broccoli e carote soprattutto.

 Esiste poi anche un grande repertorio di stews, cioè di spezzatini o brasati di carne, a volte anche arricchiti da dumplings, degli gnocchetti di farina, acqua e suet (il grasso che avvolge in reni e che conferisce leggerezza e un gusto inconfondibile ai piatti in cui viene usato) o anche cucinati in crosta, cioè con un coperchio di pasta sfoglia, in questo caso si parla di pies.

Anche se gli inglesi vanno di fretta e trangugiano solamente due cose al mattino almeno una volta dovete provare il tipico english breakfast a base di pancetta croccante, uova (alla coque, in camicia, strapazzate o fritte) pomodori grigliati, salsicce, fagioli e poi, ovviamente, marmalade, toast imburrati e tè. E ancora  porridge con le prugne. 


Se invece volete fare un vero te delle cinque, allora meglio saltare il pranzo: vi offriranno te, tramezzini al salmone e al crescione, scones con la marmellata di fragole e la clotted cream, shortbread e plum cake

Sono però i pudding, i dolci, a costituire, la scoperta più straordinaria e golosa, il vero cavallo di battaglia della cucina inglese.
Mai stucchevoli, spesso a base di frutta deliziosamente acidula, non di rado serviti caldi, frequentemente cotti al vapore, accompagnati quasi sempre da panna non zuccherata o vanilla custard, quell’ambrosia vellutata a base di uova, vaniglia e latte (o panna), oppure elegantemente abbinati a salse calde di marmellata o sherry, i pudding inglesi sono fenomenali. 


Ottima è la produzione di formaggi a partire dallo Stilton e dal Cheddar che gli inglesi gustano sempre dopo il dessert in quanto "chiudono lo stomaco".
Ed eccovi un assaggio di questa eccelente cucina  "really delicious"!