Ricette con il rabarbaro
Originario della Siberia, il rabarbaro( dal latino reubarbarum che significa radice barbara) era conosciuto da oltre 5.000 anni dai Tibetani e dai Mongoli per le sue proprietà curative. Solo nel XVIII inizia a essere coltivato in Europa e gli inglesi furono i primi che usarono questa bella pianta ornamentale per per uso alimentare. Di questo ortaggio che può raggiungere il metro di altezza, si utilizzano per scopo alimentare solo i gambi. Sono invece da scartare le foglie che sono velenose in quqnto ricche di acido ossalico, sostanza tossica che irrita le pareti intestinali. Fra le varietà più coltivate si distinguono il rabarbaro a gambo rosso e polpa verde dal sapore leggermente aspro e il rabarbaro a gambo e polpa rossi come il Canada Red ed il Macdonald. Ricco di vitamina C, calcio e potassio, il rabarbaro, pur essendo poco calorico (15 kcal per 100 gr), a causa della sua pronunciata acidità viene in genere zuccherato in abbondanza, finendo così per essere molto calorico. Qui di seguito trovate alcuni consigli di carattere generale per una migliore riuscita delle ricette.
Al momento di comprarli, scegliete quelli che hanno i gambi di colore brillante (più sono rossi, più sono dolci), teneri ma nello stesso tempo sodi al tatto e, spezzando un gambo, deve uscire una goccia di succo. Evitate quelli molli perchè vuole dire che sono troppo maturi e la loro acidità diventa troppo forte.
Pulizia del rabarbaro lavate i gambi sotto l' acqua fredda corrente; liberateli dai filamenti legnosi (come per il sedano) e tagliateli secondo le indicazioni della ricetta. Usateli subito per evitare l'ossidazione. Non vi resta di passare dalla teoria alla pratica: certamente con queste ricette la vostra cucina diventerà sempre più ricercata e particolare.
Periodo Maggio - Luglio