E' un classico piatto della cucina povera umbra. E' della pasta lunga fatta con farina e acqua ed il nome deriva da "cereus", cioè bianco come la cera, proprio per il colore tipico di questa pasta che viene servita col sugo di pomdoro.
6 persone
Le ciriole
- 500 g di farina
- Acqua q.b.
il sugo di pomodoro
- 600 g di passata di pomodoro
- 2 spicchi di aglio
- 1 ciuffo di prezzemolo
- 1 peperoncino piccante
- Olio EVO q.b.
- Sale q.b.
- prezzemolo tritato
Le Ciriole
Disponete la farina "a fontana" su un ripiano. Con le mani spostate la farina dal centro in modo da creare un "buco" dove verserete una quantità d'acqua sufficiente per ottenere un impasto omogeneo che lascerete riposare ricoperto da un panno umido per circa un'ora.
Trascorso questo tempo, lavoratelo in modo da ricavare tanti serpentelli dello spessore di circa 3-4 mm e lunghi 10-15 cm.
Il sugo
In una padella fate soffriggere in un po' di olio l'aglio, il prezzemolo e il peperoncino. Appena rosolati, aggiungete il pomodoro e lasciatelo cuocere per una quindicina di minuti a fuoco basso. Salate a fine cottura.
Finitura del piatto
Lessate le Ciriole in abbondante acqua salata. Una volta cotte, versatele nella padella con il sugo e fatele saltare il tutto per qualche istante in modo che il tutto risulti ben amalgamato.
Decorate con del prezzemolo tritato.