Il gnocco fritto, la cui origine risale ai tempi dei Longobardi, è un piatto tradizionale emiliano, in particolar modo delle province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma. A seconda della zona, viene chiamato con nomi diversi: torta fritta a Parma, chisolino o chisulèn a Piacenza, crescentina a Bologna, ma il risultato è lo stesso. Accompagna di solito un tagliere di salumi misti, di formaggi o di i sottoli.
Per 6 persone
- 500 g di farina bianca
- 60 g di strutto
- 40 g di lievito di birra
- olio d'oliva per friggere q.b.
- sale q.b.
- salumi a scelta
Diluite il lievito in un po' di acqua tiepida e mescolatelo alla farina, allo strutto e al sale.
Lavoratelo bene e poi avvolgete la pasta in un tovagliolo e lasciatela lievitare per un ora.
Trascorso questo tempo stendete la pasta con l'aiuto del mattarello facendo una sfoglia di circa 3 mm. di spessore.
Tagliate la pasta a rombi e friggete in olio bollente e quando saranno belli dorati, scolateli e posateli su della carta assorbente.
Vanno serviti molto caldi accompagnati da del buon prosciutto crudo e da altri tipi di affettati simili.