Frittata di spaghetti "a' scàmmaro"
Frittata di spaghetti "a' scàmmaro" è un classico piatto della cucina partenopea servito soprattutto durante la Quaresima. Essendo realizzata con ingredienti semplici essa ha preso il nome di “scàmmaro”. Questo termine deriva dalla parola greca "kamma" che indicava un greve intingolo ingozzato a crepapelle. Poiché nella lingua partenopea la “s” ha valore privativo (come l’alfa in greco), il significato viene capovolto ed assume al contrario il significato di “cibo povero”.
Per 6 persone
- 600 gr di spaghetti
- 25 olive di Gaeta snocciolate e tagliate a metà per il lungo
- 6 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 4 acciughe sottolio
- 2 spicchi di aglio
- Sale
- Un pugno abbondante di capperi salati
Sciacquare bene i capperi salati e lasciarli riposare per una mezz'ora in acqua fresca. Cuocere gli spaghetti più al dente del solito in abbondante acqua salata. Scolarli e passarli subito sotto acqua fredda corrente.
Mentre la pasta si cuoce, versare l'olio in un pentolino, portarlo a temperatura su fuoco medio e rosolarvi dentro gli spicchi d'aglio per poi eliminarli. Versare nel pentolino le olive e i capperi e le acciughe e disfare queste ultime a fuoco leggero. In una grande padella antiaderente formare uno strato con un terzo degli spaghetti dopo aver unto d'olio la padella medesima. Versare uniformemente una metà dell'intingolo preparato in precedenza sullo strato di pasta. Coprire con un ulteriore strato di spaghetti, versare uniformemente sulla superficie il resto dell'intingolo ed infine coprire il tutto con un ultimo strato di spaghetti.
Pareggiare bene la superficie della pasta e soprattutto con il dorso di un cucchiaio premere la pasta al confine della padella dandole un verso inclinato uguale e contrario a quello che la padella stessa conferisce alla pasta sul fondo (ciò serve a far meglio poggiare la frittata nella padella al momento di rivoltarla). Cuocere a fuoco basso la frittata spostando la padella di tanto in tanto sul fuoco in modo che tutta la superficie inferiore venga ben cotta (ci se ne rende conto sollevando delicatamente con una spatola la frittata man mano che si colora).
Quando la superficie inferiore risulta uniformemente dorata e croccante (il segreto sta nel cuocerla a fuoco basso), rivoltare la frittata e cuocerla dalla parte opposta allo stesso modo. Nel rivoltarla alcuni spaghetti tenderanno a fuoriuscire. Ma basterà riportarli all'interno con una forchetta dopo avere rivoltato la frittata. Al termine la frittata dovrà risultare uniformemente dorata e croccante su tutta la superficie esterna e morbida all'interno. Scolarla su carta assorbente e servirla anche tiepida.