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Pangiallo

Un dolce molto antico della cucina romana la cui origine risale all'era imperiale dell' antica Roma. A quei tempi si usava distribuire questi dolci dorati, durante la festa del solstizio d'inverno, in modo da favorire il ritorno del sole. Esistono diverse varianti di questa ricetta: c'è chi aggiunge anche dei pezzetti di cioccolato che però ai tempi dei Romani non esisteva.

  • 500 g di miele
  • 100 g di mandorle
  • 100 g di noci
  • 100 g di fichi secchi
  • 50 g di uvetta, fatta rinvenire in poco rum
  • 50 g di nocciole
  • Buccia grattugiata di 1 arancia
  • 1 bustina di zafferano
  • Farina circa 50 gr per amalgamare fra di loro gli ingredienti

Accendete il forno e portatelo a 180°C.
Riscaldate il miele in un pentolino con mezzo bicchiere di acqua, unite la buccia grattugiata dell'arancia, le mandorle, le noci, i fichi secchi tagliati a pezzi, l'uvetta, le nocciole. Unite lo zafferano sciolto in poca acqua, aggiungete circa 50/70 g di farina, mescolate tutto bene: deve risultare un impasto denso.
Spegnete il fuoco, e lasciate riposare per qualche ora in modo che risulti ben freddo.
Con le mani bagnate prendete parte dell'impasto e formate dei panetti che disporrete su una teglia foderata con carta forno. Infornate e fate cuocere per circa 40/45 minuti, fino a quando la crosta non risulterà bello croccante.