In Italia l'olio di noci è pressoché introvabile: avrete più fortuna se fate un giretto in Francia o in Inghilterra. Ha un sapore deciso che funziona bene nelle vinaigrette per le insalate invernali e in particolar modo sull'indivia, per la classica "indivia, pere, noci & gorgonzola" (secondo me la migliore insalata dei mesi freddi), nel purè di patate (anziché usare il burro) e sulle barbabietole in insalata (crude e grattugiate). Io ci ho condito anche gli spaghetti, aggiungendo poi parmigiano, noci tostate e spezzettate e erba cipollina. Inoltre vi ricordo che è proprio con l'olio di noci che un tempo si faceva la bagna cauda. È un olio molto prezioso e costoso (considerando che viene prodotto dalla pressatura delle noci), ma che irrancidisce velocemente. Quando non riesco a procuramene di buono, preferisco farmi in casa il seguente olio alle noci, fatto cioè lasciando in infusione delle noci tostate in un olio insapore. Questa ricetta è tratta dal libro, A New Way to Cook di Sally Schneider.
- 120 g di noci tostate
- 250 g di olio di arachidi
Passate al mixer le noci e l'olio, fino ad ottenere un composto cremoso. Scaldatelo a fiamma bassa. Quando è caldo ma non bollente, spegnete, copritelo e lasciatelo riposare per due giorni. L'olio si separerà: la parte solida (ormai insapore e che butterete) precipita sul fondo, la parte oleosa galleggia. Rimuovete l'olio con un cucchiaio, cercando di non disturbare i residui. Conservate questo nettare di noci in frigorifero ma consumatelo entro tre mesi circa. Con lo stesso procedimento potete preparare anche un olio alle nocciole.