Le sarde in saor sono un piatto tipico della tradizione culinaria veneziana, originariamente concepito come metodo di conservazione del pesce. "Saor" è un termine veneto che significa "sapore" e si riferisce alla marinatura a base di cipolle, aceto e uvetta, che conferisce al piatto il suo caratteristico gusto agrodolce.
- Sarde fresche senza testa spinate 20pz.
- 300 g Cipolla bianca
- 50g Uvetta
- 50g Pinoli
- 80 ml aceto bianco
- 150 ml vino bianco
- 80 ml Olio di semi
- Sale e pepe di mulinello
- Farina per le sarde
- Olio di arachide per friggere
Con l' aiuto di una mandolina tagliate le cipolle ad anelli non troppo spessi.
Trasferitele in un tegame con l' olio di semi da freddo e fatele stufare con un pizzico di sale, rimestandole di tanto in tanto per non farle caramellare. Quando saranno morbide e trasparenti bagnate con il vino bianco e l'aceto, abbassate il fuoco e lasciatele cuocere nel liquido di cottura per qualche minuto finché l'aceto non sarà evaporato. Infine, fuori dal fuoco, aggiungete i pinoli e l' uvetta e fate raffreddare a temperatura ambiente.
Nel frattempo, pulite le sarde togliendo la testa e le interiora, quindi lavatele bene sotto acqua corrente. Asciugatele con carta da cucina, apritele a libro e infarinatele leggermente. Friggetele in abbondante olio di semi fino a quando risulteranno dorate. Scolatele su carta assorbente e salatele leggermente.
In una pirofila disponete uno strato di sarde fritte, coprite con uno strato di cipolle in saor, poi ancora sarde e ancora cipolle, fino a esaurimento degli ingredienti. Lasciate riposare in frigorifero per almeno 24 ore, in modo che i sapori si amalgamino bene.
Tirate fuori dal frigorifero le sarde in saor un po' prima di servirle .L'accompagnamento ideale è la polenta bianca morbida oppure adagiandole su una fetta di pane abbrustolito.