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Lumache fritte

Quasi in tutto il mondo, sin dall’antichità, le lumache in cucina sono sempre finite nel piatto. Anche in Italia, sebbene non si riscontri una tradizione gastronomica legata al consumo delle lumache di terra paragonabile a quella fortissima della Francia (dove gli "escargots" sono quasi cibo quotidiano) alcune nostre regioni vantano gustose preparazioni, le lumache al sugo, le lumache alla bourguignonne, le lumache con pancetta o con funghi porcini, le lumache in brodo, trifolate, gratinate o fritte. Da rilevare inoltre che in tempi abbastanza recenti sono entrate anche nelle cucine di non pochi chef stellati conquistati dalla loro bontà dovuta al sapore delicato e alla consistenza soda (non viscida e molliccia come si potrebbe immaginare) della polpa che stuzzica il palato. Infine, le lumache di terra presentano non pochi benefici nutrizionali in quanto povere di grassi, ricche di proteine, vitamine e minerali fra cui ferro, magnesio, fosforo e potassio. Le lumache fritte sono un ottimo e veloce antipasto: bastano circa 20 minuti, massimo 30 minuti, per la loro preparazione cui bisogna aggiungere, ovviamente, il tempo necessario al loro spurgamento. Infatti, prima della cottura, le lumache vanno fatte spurgare per almeno un giorno, meglio due. Ma se non avete tempo o voglia di fare questa operazione, in commercio le trovate già pulite, essiccate o surgelate: in entrambi i casi ottime. Non aspettate a provarle! Qui di seguito illustriamo gli ingredienti e gli step necessari per realizzare delle ottime lumache fritte: un piatto che vi incanterà.

4 persone

  • 500 g di lumache sgusciate
  • 2 uova
  • farina q.b.;
  • pangrattato q.b.
  • peperoncino in polvere q.b.
  • prezzemolo finemente tritato q.b
  • 2 cucchiaini di caciocavallo, se vi piace
  • sale q.b.
  • olio per friggere (di semi di girasole o di arachidi)

Prima di essere cucinate, le lumache devono subire un lungo trattamento. Vanno lasciate spurgare per un giorno (o, ancora meglio, per due giorni) all’interno di un contenitore di vetro o di plastica  riempito con acqua fredda e poi riposto in un luogo fresco, asciutto e buio. Quindi, dopo essere state sciacquate più volte, vanno precotte facendole bollire in una casseruola piena d’acqua per almeno un’ora. Infine, dopo averle scolate, bisogna tirarle fuori dal guscio con l'aiuto di uno stecchino e privarle dell’intestino (la parte scura finale) in modo da mantenere solamente il cosiddetto “piede” o “corpo” della lumaca – e, volendo, alcuni gusci se si vuol rendere più scenografico l’impiattamento.
Ecco allora il momento di passare alla fase di impanatura, la fase che vede finalmente unito il protagonista di questo piatto agli altri ingredienti. 
Allineate sul vostro tavolo da cucina tre ciotole pulite. Mettete all’interno della prima la farina, della seconda l’uovo sbattuto e della terza il pangrattato mescolato al peperoncino ed al prezzemolo finemente tritato (volendo e solo se vi piace, è possibile aggiungere anche due cucchiaini di caciocavallo grattugiato). Seguendo questo ordine (farina, uova, pangrattato) ricoprite le lumache con questa panure. Non vi rimane da fare altro che mettere a scaldare l’olio (di semi di girasole o arachidi) per friggere in una pentola adatta a tale scopo (meglio se dotata di cestello in acciaio) e, quando sarà ben caldo, immergervi le lumache, poche per volta in modo da non far abbassare la temperatura dell’olio. 
Aspettate che le lumache abbiano raggiunto la giusta doratura e croccantezza, quindi scolatele, asciugatele su carta assorbente, salatele a vostro piacimento e servitele subito. Non devono raffreddarsi! Accompagnatele con un bicchiere di vino bianco o rosato e il gioco è fatto!