Conosciuta anche come cucina lucana, la cucina della Basilicata, vanta una tradizione gastronomica che riflette la sua storia, la sua cultura contadina e la ricchezza dei suoi prodotti locali. Questa regione, costellata di piccoli paesi, borghi e centri rurali spesso isolati da barriere geografiche ha fatto sì che i suoi abitanti dovessero cucinare e mangiare ciò che veniva prodotto localmente, utilizzando tecniche sviluppate sul posto. Le ricette più comuni, spostandosi da una zona all'altra, da un paese all'altro, assumono infatti caratteristiche diverse e vengono preparate con materie prime differenti. Nonostante le influenze arabe e normanne che hanno arricchito la cucina lucana, questa ha saputo mantenere una forte identità regionale. Ogni piatto racconta una storia di terra e tradizioni, di sapienza antica e rispetto per i prodotti del territorio. In sostanza, la cucina della Basilicata è molto più di una semplice raccolta di ricette: è un patrimonio culturale che riflette l'anima di una regione autentica e affascinante, dove ogni boccone è un tuffo nella storia e nella passione della sua gente.
Immagine banner credit: Massimo Vicinanza/goBasilicata Experience
La pasta fatta in casa è un pilastro della cucina lucana. Uno dei formati più amati sono gli strascinati, una pasta simile alle orecchiette, spesso condita con sughi ricchi di carne o verdure. Poi ci sono i ferricelli, dalla forma allungata e cava, ottenuta grazie all'uso di un apposito ferro o bastoncino durante la preparazione che possono essere serviti con una varietà di condimenti, mostrando quanto la semplicità possa essere deliziosa.
La carne ha un ruolo importante, soprattutto quella di agnello, maiale e capretto. La "pignata" è uno dei piatti simbolo: uno stufato di carne cotto lentamente in un tegame di terracotta con verdure e spezie, che sprigiona un profumo irresistibile. Molto apprezzato per la sua bontà è il pollo ripieno alla lucana farcito con formaggio, pane raffermo e cotto con un salsa di pomodoro. Fra i salumi spicca la famosa salsiccia lucanica, un tipo di salsiccia fresca che ha una lunga storia, risalente ai tempi dei romani, preparata con carne di maiale, peperoncino e finocchietto selvatico. Rappresenta perfettamente la sapidità e il carattere deciso della cucina lucana.
Il pane merita una menzione speciale. Il Pane di Matera, certificato I.G.P. con la sua crosta croccante, la mollica morbida e preparato con metodi tradizionali che risalgono a secoli fa, è un'icona di questa regione. Da raffermo, diventa il protagonista della “cialledda" un primo piatto che lo vede abbinato a pomodori, cipolle, cetrioli e origano: perfetto per un pranzo semplice ma gustoso.
Presenza immancabile sulla tavola di questa regione è il peperone crusco ottenuto da una varietà di peperoni rossi chiamata "Peperone di Senise", certificato IGP. Dopo la raccolta, i peperoni vengono legati in collane chiamate "serte" e appesi all' aperto in luoghi ventilati e asciutti, dove rimangono per un periodo che può variare da due settimane a un mese in modo da perdere quasi tutta l’acqua che contengono. Una volta essiccati risultano croccanti ("cruschi" significa appunto "croccanti" nel dialetto locale) e grazie al loro sapore dolce e leggermente affumicato diventano il condimento molto aromatico per tante ricette tradizionali.
Per quanto riguarda i dolci, la cucina lucana offre una varietà di dolci tradizionali, spesso legati a festività e celebrazioni particolari. Sono per lo più dolci semplici e poco elaborati, basati su ingredienti locali e facilmente reperibili. Fra i più conosciuti, i taralli al naspro: biscotti glassati a forma di ciambella, aromatizzati con liquore all' anice. Particolare è il pan mínísc’ dolce tradizionale che viene preparato solo durante il periodo della vendemmia a base di mosto d'uva cotto, farina e zucchero, a cui si aggiungono spesso pinoli, noci, fichi secchi, uva passa o cannella. Da non perdere le cartellate .
Non vi resta che assaggiare alcuni dei suoi piatti più conosciuti per scoprirne i sapori.