La cucina monsù, importata dai Borboni in fuga da Napoli, è agli antipodi di quella contadina siciliana, perché usa il burro e non l'olio è una cucina grassa, gustosissima e ricca, in cui gli ingredienti vengono manipolati secondo le tecniche di ispirazione francese, rivisitate dall'estro degli chef siciliani. La pasta alla moda dei Monsù è tratta dal libro Cuore di Sicilia di Anna Tasca d’Almerita edito da Guido Tommasi che ringrazio per avermi autorizzato alla pubblicazione.
6 persone
il pollo
- 200 g di petto di pollo
- 75 g di prosciutto crudo tagliato a julienne
- 1 piccolo tartufo nero a scaglie
- 30 g di parmigiano grattugiato
la besciamella
- 1 dado da brodo
- 750 ml di latte
- 60 gr di burro
- 1 cucchiaio di farina
- sale e pepe nero
- parmigiano grattugiato
la pasta
- 500 gr di rigatoni o pappardelle all'uovo
- prezzemolo tritato per decorare
.Lessate il petto di pollo e tagliate la carne a striscioline. Mettete i pezzi di pollo in una ciotola, aggiungete il prosciutto, il tartufo, il parmigiano e tenete da parte. Preparate la besciamella mettendo nel latte il dado da brodo e scaldatelo finchè non si scioglie. Non fate bollire. Fondete il burro in una padella, togliete dal fuoco e incorporate la farina mescolando. Versate il latte poco a poco, sempre mescolando, rimettete sul fuoco e cuocete girando costantemente finchè la besciamella non si addensa. Condite con il sale ed il pepe a piacere. Cuocete la pasta in acqua salata, scolatela e mescolatela con la besciamella e metà del composto a base di pollo. Alla fine aggiungete il resto del composto e decorate con del prezzemolo tritato. Servite subito con il parmigiano grattugiato.