Il Blog di Mangiare Bene

Eventi Golosi

Un invito dall' Alto Garda

L’estate sta finendo, l’autunno avanza, le aziende riaprono, gli eventi e gli inviti si susseguono nella casella “entrata” dei computer. Insomma una certa aria di ripresa rianima il settore del cibo. E Mangiarebene apre la sua nuova stagione ai profumi e ai sapori dell’Alto Garda Trentino scesi in pianura. Precisamente a Milano, dove nei luminosi spazi degli elettrodomestici Miele, l’azienda Agraria Riva del Garda ha incontrato i suoi ospiti per un cocktail all’insegna dei loro vini e dei loro oli preziosi.


Lo chef ai fornelli
Lo stellato trentino Alfio Ghezzi mentre prepara live cinque piatti dove i funghi finferle, porcini e quant’altro hanno profuso indimenticabili note di profumi. La cucina  per lui è  sempre condivisione.


Ricette & Abbinamenti

Per il Cavolfiore, Trentingrana, peperoncino, nocciole e cacao lo chef ha scelto in abbinamento  il Brezza Riva Riserva Pas Dosé che grazie  alla sua struttura, alla spinta acida e allla persistenza è perfetto per la dolcezza del cavolfiore e la forza del Trentingrana. Ideale per gli gnocchi di patate e finferle è il Loré Chardonnay Trentino DOC: un esplosione di profumi freschi che si armonizza perfettamente con gli gnocchi e i funghi finferle. Carote, abete rosso e Ulidea è un originale piatto creato appositamente per questo evento. Alfio Ghezzi lo abbina a un Müller Thurgau Trentino Superiore DOC Biologico in quanto la sua sapidità e freschezza si sposa perfettamente con la dolcezza della carota. Razza rendena alla brace, fagiolino grisotto e gorgonzola è una ricetta che esalta ingredienti del territori come la carne proveniente da bovini di razza Rendena ed il fagiolino grisotto entrambi molto popolari in Trentino. Il vino Ideale per questo piatto è il Lagrein Trentino DOC che diventa l’impalcatura per sostenere la complessità del lombatello con il Gorgonzola. Per i porcini, salmerino alpino e cavolo riccio Alfio Ghezzi consiglia il Maso Élesi Pinot Nero Trentino Superiore DOC Biologico che con le sue sensazioni speziate eleva il  sapore del porcino e l’untuosità del salmerino.

I protagonisti
La cantina
: a sorpresa, un microclima mediterraneo in un contesto alpino. E poi un soffiare alternato di venti. Inoltre le variazioni dell’acqua del lago di Garda. Infine la morfologia del terreno. Questi elementi, tutti insieme, hanno creato le condizioni ideali per la nascita dei vigneti nell’Alto Garda Trentino. Pertanto, negli anni, molti operatori hanno saputo ricavare dai grappoli d’uva vini di qualità subito apprezzati dagli appassionati che sapendo riconoscere i buoni vini li hanno portati agli onori della tavola. Così, all’incontro con Alfio Ghezzi, abbiamo gustato ogni piatto abbinato   a uno dei vini della Cantina di Riva. Un’azienda nata nel 1957 che ai nostri giorni produce ogni anno 35.000 quintali di uva  di cui il 65% per la realizzazione dei “bianchi”e il 35% dei “rossi”. Da ricordare che la produzione si declina in diverse linee di vini come Le Selezioni, la Vista  Lago, il Trentodoc, le Bollicine di Riva e altro ancora. Non resta che bere nella giusta misura.
Il frantoio: un secondo riconoscimento merita il particolare microclima del Garda: quello per aver favorito la diffusione degli uliveti in un’area, pensate, che è  fra le più settentrionale al mondo tra le zone di produzione dell’olio d’oliva. E il frantoio di Riva, fondato nel 1965 a sostegno degli olivicoltori del Garda, è il primo frantoio-cooperativa del territorio. Grazie, al suo impegno nel 1998 si è ottenuta la denominazione DOP GardaTrentino e poi nel 2009 il riconoscimento della certificazione biologica. Dunque, sigle che premiano la qualità. Dagli olivi della coperativa, 85.000 distribuiti su circa 270 ettari di terreno, si ottiene anche un extravergine articolato in differenti linee battezzate con i nomi. Nella foto sotto, da sinistra, lImperiale, l’extravergine che più esprime la tipicità del territorio, nella particolare confezione che lo protegge dalla luce esterna. Seguono l’Uliva  il cui olio si distingue per il bel colore verde smeraldo, il profumo fruttato, il sapore che armonizza note fruttate con altre di pepe nero. Poi, in sequenza, le confezioni  di 46° Parallelo,  olio di un giallo verde con forti riflessi  ancora più verdi e un profumo fruttato che ricorda quello dell’erba appena tagliata. Seguono le linee  1926, ItalicoSpecial Edition. Non resta che condire con cognizione di causa.