Il Blog di Mangiare Bene

Eventi Golosi

I mille profumi del Monferrato

Fine settimana ad Asti ed Alba  ospite dell' Ente Turismo Langhe Roero  per un press tour dedicato all'evento "Asti Palazzi del Gusto- I mille profumi del Monferrato", in collaborazione con l'Assessorato al Turismo del Comune di Asti e l'Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba.

QUI come scegliere e conservare i tartufi

 

Prima tappa a Palazzo Alfieri, casa natale del poeta Vittorio Alfieri dove si stava svolgendo il “Mercato del Tartufo”. Abbiamo assistito allo show cooking degli chef stellati Antonio Ribaldone e Walter Ferretto che hanno illustrato e  preparato live ”Cardo gobbo di Nizza, acciughe e uovo morbido”:  su una crema di cardi, a pezzetti, lavorati con acciughe viene adagiato un uovo cotto a 63°, che rimane così molto morbido, da mangiare al cucchiaio. A finire lamelle di tartufo per valorizzare ancor di più il piatto. Abbiamo poi visitato il Palazzo che conserva ancora gli arredi originali, comprendenti l'appartamento del poeta e la camera natale.


Poi all' Osteria Il Podesta per la Cena di Gala a cura degli chef Luciano Tona e Walter Ferretto. SKAMPINSKIJ è l'originale nome dell' antipasto di Luciano Toma: Scampi, il loro succo, zucca, castagna,broccoli, foie gras e tartufo d' Alba. Un piatto che mi ha favorevolmnete colpita per la delicatezza dei sapori. Strepitoso il Riso Carnaroli, Castelmagno, tobinambur, cacao e tartufo bianco d'Alba di Walter Ferretto. Tenero, succoso e cotto alla perfezione il Civet di faraona e purea di sedani dello chef Tona. Dulcis in fundo la Tartelletta speziata con frutti d' autunno e fior di latte al Tartufo Bianco d' Alba di Walter Ferretto che su una composta  di mele cotogne e pere Madernassa appoggia una tartelletta di pasta frolla alle spezie, decora con salsa di cachi e una salsa inglese alla vaniglia e a finire una quenelle di gelato al fiordilate al tartufo bianco. Ero un po' prevenuta all' idea del tartufo nel gelato invece mi sono ricreduta: un abbinamento perfetto. Un dolce che mi ha incantato.

Domenica ad Alba a visitare la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d' ALBA giunto alla 88ma edizione. La Luna, a cui è dedicata questa nuova edizione della Fiera, è parte integrante del percorso di ricerca: tra le informazioni utili per determinare quando e dove trovare i tartufi, le fasi lunari scandiscono un tempo preciso. I trifolai attendono la luna nuova per un raccolto più ricco e sono illuminati, nelle fredde notti tardo autunnali, dalla luna piena.

Appena si entra nello spazio espositivo si è inebriati dal profumo che emanano i tanti tartufi esposti provenienti dalle colline piemontesi di Langhe, Roero e Monferrato. Ce n'è per tutti i gusti: da quelli di oltre mezzo chilo a quelli più piccolini e dai prezzi più che abbordabili. Prima dell' apertura del mercato al pubblico, i tartufi vengono controllati da una apposita "Commissione di qualità" che ne decreta la qualità scartando quelli non idonei. Inoltre a ogni tartufo che supera i 10 gr. viene dato un numero identificativo che permette all' acquirente il cambio del tartufo entro 48 ore se non va bene.



Girando fra i vari stand ho intervistato il trifolao Aldo Sciandra che tutti giorni con i suoi 3 cani va alla ricerca di questo fungo.

 

Non solo tartufi ma anche tanti prodotti locali come formaggi particolari e funghi appena raccolti. Grande è la scelta di articoli dove compare il tartufo dai formaggi, ai salami e perfino nelle patatine chips, per davvero ottime! 

 La giornata finisce in bellezza con la lezione tenuta  da Paolo Stacchini, responsabile del controllo qualità Fiera del Tartufo Bianco di Alba e giudice di analisi sensoriale, che ci ha spiegato come riconoscere un buon tartufo e poi come conservarlo a casa.  In poche parole vista, tatto e odorato sono i sensi che ci aiutano a farlo. Il colore va dal giallo paglierino alla nocciola, al tatto deve risultare turgido, compatto, leggermente elastico ma non deve risultare nè troppo duro nè troppo elastico. Ha un profumo intenso dalle mille sfumature ma sono assolutamente da scartare quelli che hanno un sentore di ammoniaca. E' importante annusarlo da tutti i lati per essere certi della sua bontà. Una volta a casa va conservato in frigorifero per circa una settimana e non oltre in un contenitore ben chiuso con un coperchio, avvolto nella carta da cucina, in modo che venga assorbito l'eccesso di umidità avendo però l'accortezza, ogni giorno, di cambiare la carta e di farlo respirare un poco. Va consumato crudo e dieci minuti prima di usarlo, va pulito sotto l'acqua fredda con uno spazzolino per togliere i grumi di terra e poi asciugato con cura.