la pasta
- 30 fogli di pasta fillo
- 200 gr di burro
il ripieno
- 200 gr di noci
lo sciroppo
- 400 gr di zucchero
- 3 dl di acqua
- 1 cucchiaio di succo di limone
- alcune gocce di acqua di rose
Verjyn Manoukian ha già preparato lo sciroppo di zucchero mettendo in una casseruola tutti gli ingredienti, portandoli ad ebollizione e facendoli sobollire per circa 10 minuti fino a quando lo sciroppo non lascia una pellicola sul dorso del cucchiaio. Fatelo raffreddare e tenetelo da parte.
Verjin Manoukian ci mostra la pasta fillo che fra poco userà per la pakhlavà.
Sciogliete lentamente in un pentolino il burro a calore moderato e, quando sarà trasparente, toglietelo dal fuoco e schiumatelo accuratamente.
Con un pennello imburrate uniformemente una teglia rettangolare (30x35).
Aprite delicatamente la pasta fillo e ricavate dei rettangoli della stessa dimensione della vostra teglia.
Adagiate un primo foglio di pasta sulla teglia e spennellatelo uniformemente con il burro fuso.
Sovrapponete dieci strati di pasta spennellandoli uno ad uno con il burro.
Stendete in uno strato sottile ed uniforme una metà circa delle noci tritate e sovrapponeteci altri 5 strati di pasta sempre spennellandoli con il burro fuso e cospargete nuovamente il resto del ripieno. Riprendete a stendere la pasta ed il burro sino ad esaurimento della pasta, spennellando abbondantemente con il burro l'ultimo strato.
Con un coltello seghettato ben affilato tagliate la pasta, fino a toccare il fondo della teglia, diagonalmente nelle due direzioni in modo da ottenere dei rombi.
Infornate a 180º per circa 10 minuti, poi riducete leggermente la temperatura del forno e fate cuocere per altri 20 minuti il tempo necessario a che la pasta si cuocia bene e risulti bella dorata.
Togliete dal forno la teglia e immediatamente versate lo sciroppo freddo che dovrà sfrigolare.
Lasciate raffreddare e servite.