Chiacchiere, galani ,bugie, cenci, stessi nomi per questi deliziosi dolci di carnevale che non sono altro che le antiche frictilia dei Romani che venivano fritte nel grasso di maiale. Da notare che alcuni nomi dati a questi dolci tipo chiacchiere e bugie ci fanno ricordare che a Carnevale si poteva dire qualsiasi cosa senza nessuna paura di ritorsioni.
- 300 g di farina
- pizzico di sale
- 30 g di burro
- 1 cuchiaio di zucchero
- 2 uova
- 1/2 bicchiere di Marsala
- scorza grattugiata di limone
- olio di oliva per friggere q. b.
- zucchero a velo per decorare
Mettete nel mixer tutti gli ingredienti aggiungendo poco alla volta il Marsala in modo da ottenere una pasta liscia e omogenea. Se dovesse risultare troppo asciutta, aggiungete un po' di vino ancora. Fate riposare la pasta avvolta in carta oleata per circa mezzora in frigorifero. Stendetela poi su di un piano infarinato ad un altezza di circa 2 mm e ritagliatela con l'aiuto di un coltello in tante strisce della lunghezza di circa 10 cm a cui darete la forma di nastri che annoderete con delicatezza.
Friggetene, poche per volta, in abbondante olio e toglietele quando avranno assunto un bel colore dorato chiaro. Dopo che le avete fritte tutte, adagiatele su un piatto e disponetele in modo da formare una piramide. Cospargetele con abbondante zucchero a velo e se vi avanzano, potete conservarle per un paio di giorni riposte in un sacchetto di carta.