Il Blog di Mangiare Bene

Eventi Golosi

Sguardi Altrove Film Festival

Donne in cucina
Ciak...si gira 

A la recherche des femmes chefs” il documentario della regista francese Vérane Frédiani è stato presentato in anteprima italiana la scorsa settimana a Milano nell' hub di Identità Golose che ha annunciato un accordo di collaborazione con la società Sguardi Altrove a partire dal prossimo anno. Un documentario eccellente: “Perché va nella direzione di riconoscere e di rappresentare la figura professionale a livello di donne chef, il loro mondo mentale, le loro gavette e i loro sogni fino ai successi che hanno già ottenuto o stanno ancora vivendo. Sono loro le protagoniste, come ben raramente è successo prima” ha sottolineato Paolo Marchi fondatore di Identità Golose e confermato Claudio Ceroni founderMagentaBureau: “Riteniamo sia un incontro estremamente proficuo per dare corpo e valore al mondo delle donne in cucina. In Italia le donne stellate sono ancora in minoranza ma sono pur sempre maggiori rispetto ai paesi europei”. Da parte sua Patrizia Rappazzo, direttrice artistica di Sguardi Altrove Film Festival guarda con fiducia al futuro: ”la collaborazione con Identità Golose si apre a un progetto culturale che coniuga il cibo al cinema e il documentario presentato è la prima tappa di un percorso che auspichiamo proficuo e duraturo”.


Paola Jovinelli, vicepresidente Magentabureau, Sara Nicolosi e Cinzia De Lauri chef del ristorante vegetale milanese Altatto. Tra le due Paolo Marchi che ha aperto il convegno.


 Arianna Gatti, sous chef del due stelle “Miramonti l’Altro” (Concesio-Brescia) è a capo di un team quasi tutto al femminile. Sara Nicolosi e Cinzia De Lauri del milanese “Altatto” e alcuni dei  loro piatti presentati alla cena che ha fatto seguito alla proiezione del documentario: risotto alle erbe di montagna, antipasto variegato di erbe su cipolla caramellata e crema di mandorle, la dolce pavlova reinterpretata.


Da sinistra: Caudio Ceroni e Paola Jovinelli rispettivamente founder e vicepresidente di Magentabureau, Paolo Marchi in collegamento con la stellata Cristina Bowerman del “Glass Hosteria” a Roma. Sempre molto attenta ai problemi della categoria questa volitiva donna ha voluto essere cuoca e manager “per avere il controllo completo di ciò che significa ristorare”.

Mangiarebene ha sempre sostenuto che le vere artefici del piacere a tavola sono sempre donne: curano la qualità assoluta dei cibi, hanno più fantasia degli uomini nella ricerca e anche nell’ accostamento di sapori antichi e nuovi. Mangiarebene, però, ha pur sempre rilevato che le donne sono state meno brave nel rivendicare la loro autorevole presenza ai fornelli dei ristoranti. D’altra parte, i colleghi uomini non si dimostravano molto ben disposti. Insomma, fino a poco tempo fa lo chef professionista era uomo, mentre la cuoca di casa e l’ostessa erano donne. Per fortuna le cose stanno cambiando e, oggi, abbiamo finalmente alcune cuoche mono, bistellate e anche tristellate, Come pure tante altre eccellenti cuoche che riescono a mandare avanti e con successo il proprio ristorante senza tanti clamori. Mangiarebene pensa, per esempio, a Rosanna Marziale, Martina Caruso, Antonia Klugmann ( nella foto) che con umiltà e passione sono riuscite a dimostrare che una donna in cucina vale quanto un uomo. Se proprio, generose come siamo, vogliamo aver un termine di paragone. Mangiarebene inoltre non vuole dimenticare quelle di coppie di marito e moglie, entrambi chef, che dividendosi onori e oneri, vivono però felicemente all’unisono il loro successo. Perché educazione e intelligenza vincono anche in cucina. Mangiarebene infine non vede l’ora di andare a “Cinema e Cibo”, come promesso da Identità Golose e Sguardi altrove.