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Sardegna: cucina e tradizione tra paesaggi incantevoli

La Sardegna è una delle regioni prese d’assalto dagli italiani, e non solo, nel periodo estivo. L’acqua cristallina, i paesaggi incontaminati e le meravigliose spiagge da cartolina sono una calamita per gli amanti delle vacanze al mare. La Sardegna è una regione isolata nel Mediterraneo, dal fascino misterioso, si potrebbe visitarla durante qualsiasi periodo dell’anno e restarne comunque abbagliati. Oltre al mare infatti la Sardegna è una terra nota per altre mille sfaccettature: l’accento marcato e piacevole dei suoi abitanti, i piatti tipici della tradizione (vari e contaminati da più culture), le tante baie dislocate lungo tutto il perimetro, ecc. Perfetta per ogni tipo di viaggiatore, l’isola ha tanto da offrire a chi vuole mettersi in viaggio per raggiungerla.

Come raggiungere l’isola
La Sardegna è una delle mete preferite dagli italiani nei periodi più caldi e, quindi, negli anni i collegamenti con l’isola sono aumentati sempre più. Se vuoi vivere un’esperienza sull’acqua e cerchi una soluzione viaggio economica il traghetto è una scelta perfetta. Se l’idea ti affascina, scegli uno tra i vari traghetti per la Sardegna, al prezzo che ritieni più compatibile con le tue esigenze, e imbarcati. Molte compagnie personalizzano anche l’offerta sulla base delle richieste dei singoli. Un viaggio in mare aperto sarà l’inizio perfetto per una vacanza all’insegna di panorami, albe e tramonti sulla spiaggia, buon cibo e tanta tradizione.


Un piatto tra tradizione e orgoglio locale
Tra i piatti della tradizione culinaria sarda uno dei più conosciuti e, quindi, più richiesti dai turisti è il porcheddu. Il maialetto allo spiedo si prepara, spesso, nelle fresche sere d’estate tra una chiacchiera e un buon bicchiere di vino. Si tratta di animali da latte di circa 4 o 5 chilogrammi e circa venti giorni di vita. Il mirto e il rosmarino aromatizzano la carne sia prima che dopo la cottura. Meno usuale, ma comunque possibile, l’uso di finocchietto selvatico o timo. La carne va inoltre salata a metà cottura. Da tenere conto che i tempi di preparazione sono molto lunghi, ovvero tra le 3 e le 5 ore. Si dice che il maialino sia stato sempre un animale simbolo della Regione: secondo testimonianze già nel 5000 a.C. il territorio era occupato da allevamenti suini e i maiali sardi erano apprezzati molto dall’Antica Grecia. La ricetta è stata inserita nell’elenco dei prodotti tradizionali.

Eventi enogastronomici tra sostenibilità e folklore
In Sardegna gli eventi che uniscono enogastronomia, cultura e tradizioni locali sono moltissimi. In alcuni casi si tratta di manifestazioni antiche e in altri di eventi che hanno assunto un valore contemporaneo. Un esempio di contemporaneità è dato proprio dalla celebrazione della famosa cipolla di Banari, di grandi dimensioni, dal sapore gustoso e dolce. A Banari si preparano durante tutto l’anno, ma soprattutto in occasione della manifestazione, piatti tipici a base di cipolla. La contemporaneità è data dalla piega ecosostenibile che l’evento ha preso: sia i prodotti che le strutture che ospitano gli espositori hanno requisiti sostenibili


Un evento davvero unico nel suo genere, inoltre, che attira moltissimi turisti e ogni abitante del luogo, si svolge a Sassari. Si tratta della gara decennale della Ciogghitta d’Oro, ovvero una gara di “succhiattura delle lumache”. Si tiene nelle piazze della città e include l’assaggio di ricette della tradizione sulle note della musica popolare.