La cottura a bagnomaria è un metodo che consiste nel fare cuocere dolcemente, riscaldare oppure fondere un alimento in un recipiente posto a sua volta in un altro più grande riempito con dell'acqua caldissima ma mai bollente. L'acqua non deve superare infatti i 100° e non deve andare oltre alla metà della capienza del contenitore.
Questo tipo di cottura si può eseguire direttamente sui fornelli oppure nel forno. In questo ultimo caso il recipiente contenente il cibo da cuocere va prima appoggiato sulla teglia e poi si versa l'acqua calda che non deve, anche in questo caso, andare oltre alla metà del recipiente.
E' un metodo di cottura lento e può capitare che tutta l'acqua del bagnomaria evapori, soprattutto se il bagnomaria avviene nel forno, rovinando così la preparazione. A me è capitato.
Un allarme ingegnoso consiste nel mettere nella teglia un oggetto di metallo, per esempio un cucchiaio: comincerà a vibrare quando il livello dell'acqua si è abbassato quasi del tutto e il rumore vi avvertirà!
Diverse sono le teorie circa l'origine del nome. Fra le più accreditate quella che la fanno risalire a Maria la Giudea, una filosofa e alchimista vissuta in Egitto tra il primo e trerzo secolo d.C .