Grande successo di pubblico per la prima edizione di FLAUER la manifestazione che ha trasformato per 3 giorni Alassio in un laboratorio a cielo aperto con degustazioni, show cooking, masterclass e incontri con diversi chef. L'obiettivo di questo evento è quello di valorizzare il legame profondo che esiste tra cibo e territorio, promuovendo la sostenibilità e la biodiversità. Durante il festival, il pubblico ha potuto partecipare a passeggiate botaniche, laboratori sensoriali e dimostrazioni di cucina, scoprendo le proprietà e gli usi in cucina di fiori e piante. Pur non avendo potuto seguire l’intero programma degli eventi, spero con questo reportage di offrire una panoramica significativa dell’atmosfera e dei momenti salienti di Flauer.
Un grande grazie alla città di Alassio per avermi ospitata e per avermi fatto conoscere nuove realtà e vivere bellissimi momenti. Sono stata per davvero bene!
Ringrazio le amiche Margaret Dallospedale, Elena Formigoni, Federica Gianella e Gabriella Gasparini, le mie blogger preferite, per avere condiviso con Mangiarebene alcune loro foto.
Abbinamenti nuovi in cucina
Molto interessante un olio, un fiore, un frutto l'assaggio guidato a cura della giornalista Daniela Ferrando che ha suddiviso il suo intervento in 3 steps. Nel primo step Daniela fa assaggiare l'olio Le Tre Colonne - un olio monocultivar pugliese foggiano, dal particolare sentore di pisello. Il secondo step prosegue con l'assaggio del fiore di begonia in purezza, interessante per il suo sapore agrumato che ricorda anche il chicco di melograno; nel terzo step vengono consegnati di baccelli di pisello chiedendo poi ai presenti di sgranarli in modo da potere costruire una piccola insalatina di piselli appena sgranati, olio al sentore di pisello e la begonia. In questo modo l'olio viene rafforzato dalla presenza dello stesso ortaggio di cui ha il sentore. Per davvero un abbinamento insolito, delicato e leggero che va bene per tutti, crudisti compresi
Due piatti che raccontano il territorio
Al ristorante Capo Caccia, dalla cui terrazza si gode uno splendido panorama sul golfo di Alassio, si è svolto “Paesaggi nel piatto”, lo show cooking degli chef stellati Marco Baglieri del ristorante Crocifisso di Noto e Riccardo Bassetti del ristorante Il Porticciolo di Laveno. Entrambi nei loro piatti hanno raccontato i territori di Sicilia, Lago Maggiore e Liguria attraverso piatti che valorizzano erbe e fiori dell' azienda agricola Ravera Bio di Albenga. Riccardo Bassetti ha proposto un delicato flan cotto a vapore a base di foglie senza gambo di nasturzio passate al setaccio, arricchito da un mix di fiori (calendule, nasturzi, begonie) e affiancato da una robiola di capra affinata nelle ortiche. A completare il piatto, polvere di rosa, una spruzzata di vino bianco, frutta secca con sale Maldon e uova mimosa. Molto originale il panino creato appositamente da Marco Baglieri che racchiude le due anime della Sicilia: quella orientale, con sanapo ( erba spontanea il cui sapore somiglia a quello della senape), ricotta e salsiccia, e quella occidentale, omaggiata con la tradizionale panella. Un felice incontro di sapori che esalta gli ingredienti della tradizione della cucina siciliana.
Un paradiso botanico affacciato sul mare
I giardini di Villa della Pergola sono un incanto botanico unico nel Mediterraneo. Affacciati sul Golfo di Alassio, dopo il salvataggio avvenuto nel 2006 grazie all’intervento della famiglia Arnaud -Ricci -che ha evitato una pesante speculazione edilizia - i giardini di Villa della Pergola sono stati oggetto di un importante e accurato restauro durato anni sotto la guida del paesaggista Paolo Pejrone, che pur preservandone lo spirito originale, li ha arricchiti con una straordinaria varietà di fiori e piante rare. Si potranno così ammirare la collezione più importante d’ Italia di glicini ( 34 varietà ), quella più importante di Europa di agapanti oltre a una sorprendente varietà di agrumi, piante esotiche, alberi secolari e fioriture che si alternano durante le stagioni. Un meraviglioso viaggio tra profumi, colori e vedute mozzafiato. Al suo interno sorge il Relais de Charme Villa della Pergola dal cui terrazzo si gode un meraviglioso panorama e dove ci siamo rinfrescati con un drink e una granita agli agrumi e fiori provenienti dagli agrumeti del parco e preparati appositamente per questa occasione dal resident chef Antonio Romano.
E...per finire in bellezza la giornata
Una sosta al lounge bar del Twenty7 a pochi metri dal mare, ammirando il sole che tramonta e sorseggiando cocktail floreali pensati appositamente per l'occasione. Ogni cocktail è una creazione unica, realizzata con ingredienti freschi e ispirata ai sapori autentici della Liguria e della Sicilia. Tra questi il Be Flauer a base di gin alla begonia, pompelmo rosa, cordial ai fiori di sambuco e a concludere la bollicina di una soda floreale.
Poi tutti alla Pizzeria Italia per “La pizza contemporanea e il Be!Gin Tonic” una cena a 4 mani frutto di un incontro tra l’arte culinaria del pizza chef siciliano Carmelo Mallia e il pizzaiolo resident della Pizzeria Italia. Le pizze, veri capolavori di innovazione, mi hanno piacevolmente sorpresa per gli impasti soffici e leggeri, resi ancora più speciali da topping floreali e ingredienti inaspettati. Strepitosa le pizza con stracciatella, tartare di vacca modicana, cipolla al nero d'Avola, agerato celestino e tartufo di Palazzolo e quella farcita con un topping di tartare di dentice, maionese al pomodoro, salicornia e bocca di leone. In abbinamento vini siciliani e liguri, e ovviamente, il protagonista della serata: il Be!Gin Tonic, un cocktail a base di Be!Gin, un insolito gin floreale con petali freschi di Begonia che ha esaltato ogni boccone con le sue note aromatiche e fresche.
Yacht&Flowers premia l'inclusione.
E' un contest fuori dal comune, dove il mare, il cibo e la sostenibilità sociale si incontrano per dare vita a qualcosa di davvero speciale. E' molto più di una competizione culinaria: è un progetto inclusivo che celebra la bellezza della diversità e la forza del lavoro di squadra. Protagonisti assoluti, gli equipaggi composti da ragazzi con disabilità, affiancati dai loro tutor e da uno chef professionista. Insieme, a bordo di eleganti yacht veleggiando per 3 ore lungo la costa, hanno ideato, preparato e presentato un piatto ispirato al tema floreale e mediterraneo del contest. Le barche sono diventate piccole cucine sul mare, dove i ragazzi si sono messi in gioco con passione, imparando, sperimentando, divertendosi. I piatti, tutti di alto livello, sono stati valutati poi da una giuria di cinque professionisti del settore (sono stata invitata anche io a farne parte) che è rimasta incantata dalla bravura di questi ragazzi. Ha vinto il piatto preparato sullo yacht Estrella de Mar II (YC Imperia) dai ragazzi del Centro ISAH guidati dal cuoco Fabio Viscito del Ristorante Cacciatori di Imperia con la rosa di ricciola condita con una delicata salsina di olio al nasturzio, salicornia e fiori di nasturzio. Non sono stati da meno i piatti preparati dagl altri due equipaggi. I ragazzi di NonUnoMeno di Alassio sullo yacht Lina hanno preparato una zucchina ripena con una insalata di farro, riso Venere e fiori che hanno presentata appoggiata su una focaccia mentre quelli di GRU.P.I.F.H onlus di Trezzano sul Naviglio sullo yacht Francy hanno cucinato il risotto "piatto fiorito" a base di erbe aromatiche e fiori eduli e una tartare di carne e straciatella aromatizzata alla viola: ottimi entrambi! "Yacht and Flowers" è la dimostrazione che quando il cibo incontra l’inclusione, nascono esperienze che vanno ben oltre la cucina. Un progetto che mi ha entusiasmata!
The Vegetarian Chance
Molto interessante e di grande spessore l'intervento del giornalista Gabriele Eschenazi che ha sottolineato come oggi più che mai l’opportunità (chance) vegetale debba essere colta per difendere la salute nostra e dell’ambiente senza tralasciare un dovere etico. Il punto di partenza è il suolo biologico che è ricco di microrganismi, nutrienti fondamentali per il microbiota intestinale che contribuisce al nostro benessere fin dalla nascita.Ci serve dunque un suolo vivo che non usa fertilizzanti chimici e pesticidi. Per preservare il suolo c'è una scienza nuova l' Agriecologia il cui scopo è quello di produrre cibo in modo ecologico, rispettando i cicli naturali, la biodiversità e la salute del suolo, riducendo l’uso di sostanze chimiche. Il suolo è dunque alla base di ogni cucina rispettosa della natura. Molte persone scelgono sempre di più una alimentazione vegetariana e vegana e Eschenazi prosegue il suo intervento indicando i 10 punti da seguire quando si sceglie di diventare vegetariani:1) ridurre al minimo latte e latticini; 2) consumare frutta e verdura solo biologica, di stagione e possibilmente del territorio; 3) Diversificare l'alimentazione; 4) evitare cibi processati e ultraprocessati o tutti quei prodotti che presentano una lunga lista di ingredienti; 5) recuperare il piacere di cucinare in casa; 6) fare la spesa con borse di tela che sono riutilizzabili. NO ai sacchetti di plastica; 7) No alla frutta e verdura confezionata nella plastica; 8) No all' acqua nelle bottiglie di plastica. Bere l'acqua del rubinetto che è ottima; 9) rifiutare le bottiglie di plastica al ristorante; 10) premiare ristoratori, gelatai, pizzaioli ecc. che usano materie prime biologiche citando i produttori.
Sono tutte regole seguite da Sauro Ricci alla guida assieme a Raffaele Minghini del ristorante Joia di Milano, il primo ristorante stellato vegetariano d'Europa, dove viene fatta una cucina sana, gustosa, artigianale e bella da vedere. A dimostrarlo "Appunti di viaggio", un cestino da picnic vegetale, nutriente e goloso. Una vera carezza per il palato e per l'occhio.
I sapori del territorio
Sul palco della diga foranea del porto Luca Ferrari si sono avvicendati chef che hanno proposto dei piatti che esaltavano i fiori e prodotti locali. Lo Riccardo Farnese del ristorante “Da U Titti” a Lingueglietta ha cucinato on stage un gnocco verde fatto con erbe locali con al suo interno gamberi di san Remo. Lo ha abbinato a un chutney di mandorle, verdure croccanti e olio di nasturzio ( foto centrale). Giuliano Tomassini lo chef del ristorante “Cadò” di Cosio d’Arroscia ha incantato i presenti con il suo raviolo la cui sfoglia è fatta con olio di nasturzio ed il ripieno di patate, porro, maggiorana, parmigiano e uova. Lo chiude a caramella con il "pessigu" (un pizzico) e, una volta cotto, lo condisce in padella con burro, olio evo ligure e timo. Un ottimo piatto che celebra la tradizione dell’entroterra. Infine lo chef Ugo Vairo ha presentato "Armonia" un risotto Carnaroli tostato con burro, olio e gin alla begonia e cotto con un fumetto leggero di pesce. Viene mantecato con burro e parmigiano e servito con fumetto di trota selvatica del torrente Arroscia e le sue uova, petali di rosa in carpione e gocce di limone.
Il patrimonio delle erbe spontanee tra tradizione e futuro
La Liguria vanta un ecosistema unico al mondo, sospeso tra mare e monti, che custodisce un ricchissimo patrimonio di erbe spontanee. Pensate che il Ponente Ligure ha la stessa varietà di specie spontanee del Portogallo intero e delle 5.600 specie di specie presenti in Italia, 3600 si trovano in questo territorio. E' un bene prezioso da salvaguardare, valorizzare ed esportare, non solo come patrimonio culturale, ma anche come modello replicabile e come un' opportunità per una nuova imprenditoria etica e sostenibile. A darci il benvenuto il sindaco di Alassio, Marco Melgrati, che dopo aver ringraziato il presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria Enrico Lupi e Giovanni Minuto direttore generale di CeRSSA sottolinea come Flauer sia una manifestazione che lega" territorio, mare, solidarietà e condivisione e che ha tutte le potenzialità per crescere ancora". Ricorda che nella piana di Albenga ci sono tantissime aziende che lavorano con i fiori per la cucina e il suo compito per il futuro sarà quello di coinvolgerle sempre di più in questa manifestazione. Conclude questo incontro il dott. Minuto che ci accompagna in un viaggio affascinante alla scoperta di questo territorio, che pur così piccolo è stato un crocevia di popoli e influenze che hanno lasciato un segno tangibile del loro passaggio. A dimostrarlo questo detto: "Un massacan o non fa le cose a brettio, o va a travagiâ purtandose un mandillò da gruppo con dentrò un tirabisciùn, na botiggia e na torta d'articiocche . ( Un operaio non fa le cose a caso, va a lavorare portandosi un fazzoletto con dentro un cavatappi, una bottiglia e una torta di carciofi.)" Dove massacàn dal dialetto bergamasco "massa u can", il saraceno; brettio dal latino "ad arbitrium", a piacimento; travagià dallo spagnolo "trabajar", lavorare; mandillò dall' arabo mandilla, fazzoletto; tirabisciùn dal francese tirabuscion, cavatappi; articiocche dall'arabo "al-khurshuf" carciofo. Passando al mondo vegetale, ricorda che il basilico non è una pianta autoctona della Liguria - proviene dall' India - ma solo in questa regione acquisisce una sostanza chimica che lo rende una pianta unica e diversa da quella che esistono in tutto il mondo. Lo stesso discorso vale per il chinotto di Savona e l'albicocca di Valleggia dall' altissimo contenuto di potassio. Ricorda poi che Albenga è il maggior produttore di piante in vaso (156 milioni) di cui 70 milioni di piante aromatiche. Conclude il suo interessante intervento ricordando che le piante producono loro stesse le sostanze chimiche che le difendono dagli insetti, dalla carenza o eccesso di luce o di acqua. Sono delle vere e proprie bio fabbriche. Noi dobbiamo sapere leggere quello che ci dicono in modo da potere usare queste loro caratteristiche per applicazioni in campo medico, cosmetico o nutraceutico.
Olio + fiori + Mixology = MIXOILOGY
Mixoilogy è un progetto nato dalla collaborazione di Daniela Ferrando e l' associazione Donne dell' olio, di cui fa parte attiva. Daniela in questa sua seconda masterclass ha presentato un cocktail che esalta la parte floreale del gin alla begonia con l'olio. Nasce così "Stroscia" (dal nome della conosciuta torta imperiese), un cocktail creato dal bartender Leo Quartero a base di gin alla Begonia Be!Gin, una base di cordiale e a finire una goccia di olio EVO olivastra seggianese Rose Gran Cru frantoio Franci dal sentore di rosa: l' "oliva fantasma" che equilibra l'acidità del cocktail. Siamo solo all' inizio della Mixoilogy, un affascinante alfabeto dal potenziale infinito, tutta da scoprire.
E, per finire in bellezza
Tutti in ghingheri ci siamo ritrovati per la cena di gala nella suggestiva sala della ex Chiesa Anglicana di Alassio di proprietà del Comune che la utilizza per eventi e manifestazioni culturali.
Veniamo accolti dal sindaco Marco Melgrati e, mentre aspettiamo di sederci a tavola sorseggiamo il cocktail "Dufour alle rose" appositamente creato per questa occasione come anche i deliziosi e colorati finger food come il pomodoro ricostruito alla crema di basilico decorato coi fiori, le millefoglie di asparagi e fiori, o il sushi di carne impreziosito dai fiori.
La cena: il paesaggio raccontato nel piatto e nel biccchiere.
Gli chef Giuseppe Ricchebuono e Marco Baglieri ci hanno incantato con i raffinati preparati per l'occasione. Purtroppo, essendo allergica al caviale, non ho potuto assaggiare il piatto dello chef Baglieri mentre ho trovato strepitosi l'Asparago viola di Albenga e Rose della Piana; la pasta "Succu Fintu; mollica atturrata al finochietto selvatico e il Baccalà, rape, vongole e viole dello chef Ricchebuono. Dulcis in fundo il sorbetto di begonia di Alassio "Alassio e nuvole" del mastro gelatiere Aldo de Michelis. Ma ho toccato il cielo con un dito con "Timo cacao e passion fruit": un vasetto di cioccolato con al suo interno una crema di cacao e passion fruit e "Begonia, mandorle e Chantilly" un vaso di cioccolato con all' interno strati di pan di Spagna, crema Chantilly e gelatina di rose. Entrambi i dessert sono creazioni del pastry chef Simone Rupil e sono totalmente edibili. Ogni portata era abbinata ai vini della cantina Cuvage e ai cocktail d’autore, realizzati dal bartender Salvatore Castiglione. Applausi! Applausi! Applausi!
Ad Alassio non c’è bisogno di aspettare l’estate per trascorrere le vacanze: durante tutto l’anno trovate una ricca proposta di esperienze da vivere all’aria aperta, immersi nella natura. Una delle più particolari? Il butterfly watching dove i partecipanti, accompagnati da una esperta guida naturalistica, vanno alla scoperta delle farfalle diurne del territorio e dei fiori che le nutrono. La Liguria infatti è una vera e propria oasi per questi insetti coloratissimi, e il territorio attorno ad Alassio ne ospita tantissime specie, alcune uniche proprio del Ponente ligure. L'itinerario si snoda lungo un percorso panoramico tra monte Pisciavino e monte Bignone, tra profumi di macchia mediterranea e viste mozzafiato sulla costa. Un’occasione perfetta per rilassarsi, imparare qualcosa di nuovo e osservare da vicino la bellezza della natura… con rispetto e curiosità.
Per info e prenotazioni: Visit Alassio