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Bio...Dinamico
green thinking

Lo spirito dell’agricoltura
Cavolfiore, Cavolo Verza, Cavolo Rapa, Cavolo Broccolo, Finocchio, Lattughe, Indivie, Pomodoro, Rucola, Zucca, e poi Albicocche, Nettarine, Pesche, Susine, seminate, nate e cresciute a regola d’arte secondo i principi dell’agricoltura biodinamica basata su un insieme di regole che valorizzano l’armonia delle coltivazioni seguendo l’alternarsi delle stagioni. Ovverosia tutela dell’ambiente. Altri principi sono l’osservanza delle fasi lunari e dei cicli stellari nella semina e nella coltivazione, l’utilizzo nella concimazione di composti biodinamici autoprodotti per la cura del suolo e delle piante.

Agricoltura Biologica e agricoltura biodinamica
Se ne parla, se ne discute, spesso si confondono i due termini e il consumatore si pone e pone sempre più domande. Quindi vale la pena saperne di più. Per esempio, la differenza tra le due tipologie sebbene abbiano alcuni valori in comune come il rispetto dell’ambiente, l’alternanza delle colture, il divieto delle sostanze chimiche.
L’agricoltura biologica: Il “bio” ha un valore legale diverso rispetto al biodinamico e la certificazione viene regolamentata da leggi italiane ed europee. I prodotti cosiddetti bio (riconoscibili dall’apposito bollino sulla confezione) devono essere coltivati in terreni lontani da fonti inquinanti, non è consentito l’impiego di prodotti chimici (fertilizzanti, insetticidi, etc), il mangime del bestiame deve essere privo di sostanze chimiche (ormoni,antibiotici, etc).
L’agricoltura biodinamica: una disciplina promossa intorno al 1920 dallo scienziato-filosofo tedesco Rudolf Steiner secondo il quale tutti gli “abitanti” di una fattoria, agricoltori, animali e vegetazione, devono fare squadra nell’intento di mantenere sano il nostro ecosistema. Oggi regola questo tipo di agricoltura l’associazione Demeter, la sola in grado di fornire una certificazione ai prodotti ottenuti da questo sistema.




A Palazzo delle Stelline, si è svolto il convegno promosso da AmicoBio per promuovere e far conoscere i prodotti delle aziende associate all’iniziativa articolata in un tour italiano di sei tappe.
L’attenzione al cibo è una delle priorità dei nostri giorni. E i consumatori sono sempre più attenti alla qualità.

Hanno partecipato a questo primo incontro il Dott. Carlo Bonizzi( primo a sinistra nella foto) Segretario della Casa dell' Agricoltura, l' associazione culturale no profit che ha l'ambizione di portare nella discussione cittadina milanese quella relativa alla produzione agricola e zootecnica. Ha ricordato che a 15 km di Milano si trova il Parco Sud "una bellissima campagna dove sia fa una bellissima agricoltura grazie a bravi imprenditori col risultato di esperienze molto interessanti in campo biologico".  Ha ricordato che bisogna sfamare più di 8 miliardi di persone senza "scassare"  il territorio. Ha parlato poi della nuova legge approvata recentemente sul biologico che sta suscitando un aspro dibattito ma secondo lui, è una legge buona.
Il Dott. Carlo Triarico (secondo da sinistra nella foto), membro del Comitato Permanente Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica del Ministero dell’Agricoltura ha sottolineato che il biodinamico non deve essere un prodotto di élite aggiungendo che i prodotti biodinamici italiani sono i fiori all' occhiello della sostenibilità in agricoltura e che la loro qualità è molto alta. Quindi ha concluso affermando che l'agrologia (studio del rapporto fra terreno agrario e coltura) è il futuro dell' agricoltura. Hanno poi preso la parola l' arch. Gianni Scudo (quinto nella foto), esperto di progettazione ambientale e dell’integrazione di tecnologie da fonte rinnovabile a scala edilizia e microurbana, il dott. Enrico Amico (sesto nella foto) che dirige il gruppo Amico Bio - promotore del tour- e Simone Salvini, il noto chef di Alta cucina vegetale.

Simone Salvini durante un momento del suo showcooking mentre prepara la milanese di rapa, una ricetta vegana adatta anche ai celiaci.

Simone Salvini mostra la sua milanese di rapa, un piatto i cui ingredienti, tutti provenienti da agricoltura biodinamica, rispettano i tre piani antropologici: corpo, mente e spirito.
Accanto allo chef il promotore del tour Enrico Amico, la cui azienda di famiglia valorizza i benefici del metodo biodinamico pianificando la produzione e diversifica attività e prodotti. Con l'aggiunta di un’attenzione al turismo del tutto innovativa sul territorio italiano.